Qualche mese fa ricevo la telefonata da Marco, un condómino referente di uno sportello gratuito rivolto ai residenti del complesso in cui abita, che propone iniziative di tipo aggregativo e di sensibilizzazione su temi quali la sostenibilità, la salute ecc. Il suo intento è quello di “sostenere e rinvigorire quel senso di comunità” che ha animato le persone che qui vivono dalla nascita degli edifici, a partire dagli anni 70, assieme alle più recenti famiglie.
Marco mi chiede informazioni sulla Palestra per la mente per over 65enni e mi propone di attivare il laboratorio proprio all’interno del complesso condominiale composto da tre palazzi, nella zona di via Bologna, quartiere Barriera di Milano,Torino. Questo complesso ha qualcosa di particolare e diverso rispetto agli altri complessi condominiali: Marco mi spiega che è stato progettato negli anni ‘70 già con l’idea a monte di avere spazi condivisi in cui svolgere attività di comunità. Sono curiosa di conoscere questo contesto particolare e mi reco a visitarlo: al pianterreno di uno dei condomini si trova un’ampia sala dalle finestre grandi che danno sul giardino e da cui si intravede un anfiteatro in pietra che era stato progettato per svolgere delle rappresentazioni teatrali; Riccardo, uno dei partecipanti alla Palestra per la mente, mi spiega che è stato ricavato dal basamento delle rotaie su cui le gru si muovevano per edificare. Nel complesso condominiale è presente una biblioteca (gestita da Luisa) ed infine uno sportello gestito da Marco, in cui i residenti, principalmente senior, si recano per ottenere un’assistenza di tipo digitale o più semplicemente per una richiesta di manutenzione tecnica gratuita. Il complesso, realizzato negli anni ‘70 dal consorzo edilizio Federcoop Bologna (formato da categorie di lavoratori quali ferrovieri, insegnanti, dipendenti pubblici, sindacalisti ecc) ospita 252 famiglie (di cui una buona parte è costituita da ultra settantenni che vivono lì dalla nascita di queste abitazioni e che hanno costruito in passato le attività di comunità-dalla danza, al doposcuola per i bambini, ai ritrovi, le assemblee ecc.-).
Propongo una presentazione del programma di Palestra per la mente, per far conoscere i contenuti e gli obiettivi dell’intervento, a cui fa seguito l’avvio del laboratorio, nel giugno 2023. Svolgere il laboratorio “a casa di”, con un gruppo di persone che si conoscono e conoscono la storia del luogo in cui abitano è davvero interessante: mi ha permesso di lavorare anche su aspetti di memoria autobiografica, attraverso una rievocazione condivisa, che si arricchiva dei contributi di ciascun partecipante, sul senso di appartenenza al luogo e di legame tra i partecipanti, oltre ai contenuti specifici portati attraverso l’intervento del laboratorio.Il racconto basato sui ricordi dei momenti aggregazione e di comunità mi ha suggerito di concludere questo intervento con una “ festa” , aperto a tuttə, in cui ciascun partecipante alla Palestra, ha preparato una pietanza, secondo le indicazioni e i suggerimenti alimentari appresi durante il laboratorio (l’intervento psico-educativo su più salutari stili di vita è uno dei contenuti della palestra per la mente). È stato prezioso per me attuare quest’azione di prevenzione a domicilio e ha rafforzato la mia idea di “prestare servizio”, “andando verso” e non solo “portando le persone a “, assecondare le esigenze e allargare il lavoro di prevenzione della salute cognitiva alle comunità già esistenti. È stata l’occasione di attuare un intervento di cura in prossimità, come dire …“ la montagna che va da Maometto”.
In copertina, per gentile concessione di Stefania Parisi: murales di Domenico Parisi, realizzato presso un locale comune del complesso condominiale di Via Tollegno, Torino.