Human knitting: intessere relazioni in tempi difficili

Foto courtesy : Alex Rollo Human Knitting  3-4 luglio 2021-  25 ^ Festival Artisti in piazza Pennabilli (RN)

L’esperienza personale e professionale di cui parlo nasce dal laboratorio e happening finale, denominato Human knitting, realizzato in occasione e all’interno della 25° edizione del Festival Internazionale di Arti Performative Artisti in Piazza, svoltosi a Pennabilli (RN), nel luglio 2021.

In relazione ai cambiamenti, ai vincoli e alle limitazioni imposte dalla pandemia, la proposta di questo laboratorio, ideato da Andrea Loreni, funambolo, Claudia Conti, insegnante di discipline aeree e dalla sottoscritta, è stata quella di intrecciare o meglio re-intrecciare relazioni tra le persone, a seguito del periodo di restrizioni di cui abbiamo iniziato a fare esperienza dal marzo del 2020.

L’idea a monte che ha guidato la creazione di questo laboratorio nasce da due quesiti: è possibile ripensare alle relazioni umane alla luce di quanto è successo con il sopraggiungere del Covid?

E soprattutto, è possibile risanare le relazioni attraverso delle azioni performative ma autentiche che passino attraverso l’esperienza dei performer coinvolti nel progetto?

A partire da queste domande è nato il laboratorio Human knitting : i partecipanti con e senza esperienza in discipline artistiche (ma con una sensibilità e un’apertura verso di esse), si sono cimentati assieme ai loro conduttori in un lavoro intensivo di 5 giorni, fatto innanzitutto di introspezione personale, interpersonale e di gruppo, attraverso:

  • pratiche di meditazione
  • lavoro sul e con il corpo
  • esercizi con e senza l’uso della parola.

È stata un’esperienza intensiva ed intensa che ha permesso di interrogarsi sulle conseguenze che una sosta forzata, quella indotta dal Covid-19, ha in molti casi portato nella vita delle persone e in particolare in quella degli artisti. 

Il laboratorio ha avuto come esito un programma di “proposte di incontro” (happening) nel weekend del Festival di Pennabilli, il 3 e il 4 luglio 2021.

I performer hanno incontrato il pubblico, interagendo con loro attraverso le proposte che sono emerse e sono state costruite durante la settimana di lavoro intorno ai magnifici “luoghi dell’Anima” di Pennabilli (il museo diffuso del poeta, scrittore e sceneggiatore Tonino Guerra) che hanno fatto da cornice.

Sono stati incontri a tu-per-tu, all’interno del “santuario dei pensieri”, intorno alle colonne “dell’orto dei frutti dimenticati”, nella piazza e nelle vie di Pennabilli, a contatto con i residenti e i visitatori.

Posso senza dubbio affermare che l’esperienza prodotta con i performer, con gli organizzatori del festival e infine con il pubblico ha prodotto un’azione concreta di “risposta” al periodo di sospensione e di inibizione dei rapporti sociali, che sono abitualmente fatti di sguardi, silenzi e parole ma anche, di presenza fisica e di contatto.

Colgo l’occasione di questo articolo per ringraziare personalmente Andrea Loreni e Claudia Conti che con le loro competenze artistiche e soprattutto personali e la loro amicizia hanno reso questo laboratorio unico; ringrazio l’organizzatore del festival di Pennabilli Enrico Partisani e l’associazione culturale “Ultimo punto” per la calorosa accoglienza e la generosa disponibilità.

Ringrazio soprattutto coloro che hanno partecipato al laboratorio e hanno consentito tutto questo.

Per ulteriori informazioni :

https://www.artistiinpiazza.com

https://www.museoiluoghidellanima.it

https://ilfunambolo.com

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