Fare esperienza del silenzio è diventato sempre più difficile: nelle nostre città, nei luoghi di lavoro ma anche nelle nostre case i suoni e anche i rumori sono compagni spesso presenti e ingombranti.
Frequentemente ricorriamo a luoghi più isolati per concederci delle pause di silenzio al fine di rigenerare le nostre energie e risorse mentali: camminare nel bosco, in montagna, lungo la spiaggia o in un parco in compagnia di se stessi.
Ciò ci aiuta a fare spazio-tra-i-pensieri, tra le sensazioni e le emozioni che normalmente corrono alla stessa velocità con cui procediamo nella vita quotidiana e tanto più in modo inconsapevole.
Nel progettare il percorso “la cura del silenzio” (guarda qui il programma) ho incontrato dei libri sul tema del silenzio che mi hanno aiutato a penetrare maggiormente questa dimensione che ha una natura polimorfa.
Il silenzio infatti può avere diverse sfaccettature a seconda della prospettiva da cui lo guardiamo: il silenzio inteso come assenza di rumori, oppure il silenzio inteso come “fare silenzio” tacere, per fare alcuni esempi.
Se vi interessa approfondire questo argomento vi suggerisco due libri in particolare:
“Il silenzio è cosa viva” di Livia C. Candiani
“ Sul silenzio: fuggire dal rumore del mondo” di David Le Breton.
E non dimenticate di dare spazio al silenzio: chiudi gli occhi, allontana il cellulare, spegni la musica, ascolta per il tempo di qualche respiro che rumore fa il silenzio.
Cristina Rositano
